SUCA. Storia e usi di una parola | Roberto Sottile

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Prezzo:
€12

Descrizione

  • SUCA. Storia e usi di una parola | Roberto Sottile
  • Con un glossario di Kevin De Vecchis
  • Navarra Editore
  • Collana: f. c.
  • Categoria: Fuori collana
  • Anno: 2021
  • Pagine: 96
  • ISBN: 978-88-32055-45-0
  • Formato: 14x21

Dal dialetto siciliano all'italiano giovanile, dalle scritte sui muri alle frasi sui social: una parola per una moltitudine di significati, stati d'animo e accezioni

La storia e gli usi della parola “suca”, raccontati col sorriso sulle labbra da un esperto linguista: un libro che parte dall'analisi tecnica per descrivere in tono giocosamente brioso un fenomeno "culturale" travolgente in Italia. 

“Suca”: dal verbo sucari, ‘succhiare’, nel senso meno curiale del termine, deriva l'insulto-imperativo più noto della sicilianità, quasi una “firma” per gli abitanti dell'Isola. Nel tempo, la parola ha superato il regionalismo ed è entrata a pieno titolo nell'uso nazionale, sviluppando una miriade di usi figurati che si sono affermati in ambiti comunicativi diversi: dall’italiano colloquiale al gergo dei ragazzi, dal web ai mass media, dalle curve calcistiche a provocatori manifesti pubblicitari, arrivando a cambiare forma passando da SUCA a 800A. 

Una parola “jolly”, che parte dall'esprimere contrarietà nei confronti di una richiesta, una situazione, una verità, un comportamento per racchiudere un caleidoscopio di espressioni; il suo significato può essere più forte o più attenuato, comunicare rabbia oppure sfida, scherno oppure dispetto.
Roberto Sottile, col suo stile rigoroso e permeato di raffinata ironia, sceglie un termine “esplosivo” e dirompente per riflettere sull'uso del dialetto, sulle sue influenze sull'Italiano, sulla trasformazione dei registri comunicativi e sulla vivacità della nostra lingua.

L’autore: Roberto Sottile insegna Linguistica italiana nel Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo. Fa parte del Comitato Scientifico dell’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS). Si è occupato di lessicografia geo-etnodialettale (Lessico della cultura dialettale delle Madonie. 1. L’alimentazione, 2. Voci di saggio, Palermo 2010-2011) e del rapporto tra dialetto e mondo giovanile (Il dialetto nella canzone italiana degli ultimi venti anni, Roma 2013). Con Giovanni Ruffino ha pubblicato Parole migranti tra Oriente e Occidente (Palermo 2015), una raccolta di voci dialettali di origine araba che attraverso la Sicilia si sono diffuse in Europa e nel bacino del Mediterraneo. Con Navarra Editore ha pubblicato Le parole del tempo perduto (2016).

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