Descrizione
- GUGLIELMO IL BUONO, LA FATALE IMPRUDENZA | Tonino Russo
- Navarra Editore
- Categoria: Narrativa
- Collana: narrativa
- Anno: 2017
- Pagine: 118
- ISBN: 978-88-98865-53-6
- Formato: 14x21
Sovrano bambino che non ebbe figli: Re Guglielmo II, detto il Buono, è l’umanissimo protagonista di questo affascinante romanzo storico sulla Sicilia Arabo-Normanna dell’ XI e XII secolo.
La storia prende le mosse dalla vicenda umana, e più intima, del piccolo sovrano, rimasto orfano del padre in tenera età e salito al trono del Regnum Siciliae a soli dodici anni. Un ritratto a tutto tondo di Guglielmo II, uomo prima che sovrano, dilaniato da paure e debolezze, molto amato dal suo popolo, ma privato dell’amore di un figlio che non arrivò mai.
Si ripercorre poi l’epopea della famiglia degli Altavilla che, da semplici avventurieri mercenari, seppero costruire uno dei più importanti stati dello scacchiere internazionale del tempo. Fino al loro tramonto e all’ingresso in scena di Federico II di Svevia.
Il viaggio umano di Guglielmo diviene occasione per ricostruire il patrimonio naturale ed ambientale del tempo e visitare, quasi accompagnati da una guida esperta, alcuni dei monumenti più significativi del patrimonio architettonico arabo normanno palermitano, dal 2015 inserito nella world heritage list dell’Unesco. Attraverso architettura ed arte vengono evidenziati i tratti peculiari di un tempo noto per il sincretismo di una società culturalmente avanzata, multietnica e plurireligiosa. Infine, con modalità tipiche dell’iperrealismo, in voga negli anni ’70, l’autore dissemina nella narrazione alcuni omaggi sinceri a figure poco note, alle persone comuni che contribuiscono alla costruzione della storia più autentica: veri eroi ignoti ai manuali di storia, che difficilmente trovano spazio perfino nella cronaca quotidiana.
Il percorso arabo normanno di Palermo - dal 2015 inserito nella world heritage list dell’Unesco - fa da contraltare alle vicende umane di Guglielmo e diviene coprotagonista del romanzo.
L'autore: Tonino Russo, classe ‘71, è sposato e papà di 2 bambine. Già da studente del liceo “E. Basile” di Monreale è stato “politicamente impegnato”. Poi, ha scalato tutti i gradini del cursus honorum fino a divenire, nel 2008, componente della 7ª commissione Cultura della Camera dei Deputati. In prima linea in difesa della scuola pubblica, è stato uno strenuo difensore dei docenti precari. Ha promosso le iniziative parlamentari per l'inserimento dei monumenti arabo-normanni di Monreale, Cefalù e Palermo nella World Heritage List dell’UNESCO.