Descrizione
- DIETRO OGNI LAPIDE. MORTI PER MAFIA, VIVI PER AMORE | Alessandro Chiolo
- Navarra Editore
- Collana: Officine
- Categoria: Saggistica
- Anno: 2020
- Pagine: 176
- Formato: 14x21
Sono oltre 1000 i nomi delle vittime della mafia; alcune storie sono note, altre sconosciute o dimenticate: accanto a poliziotti, magistrati, politici e giornalisti ci sono le vittime civili, uccise per un fatale errore, una vendetta o interessi economici. Alessandro Chiolo, dopo il successo di “Squadra Mobile Palermo”, ci guida alla scoperta di questa nuova dolorosa pagina di storia.
Storie di vita comune distrutte dalla mafia dagli anni ’60 al 2000, vittime “non illustri” qui raccontate per la prima volta, con rigore metodologico ed empatica partecipazione, da Alessandro Chiolo che ha intervistato i loro cari: perché non esistono vittime di serie A o di serie B.
Né giudici, né poliziotti, né giornalisti, né uomini dello Stato, ma uomini “comuni” che, per motivi diversi, si trovarono dinanzi alla ferocia di Cosa Nostra: persone colpite da proiettili indirizzati non a loro ma a chi del loro corpo si faceva scudo, o uccise perché scambiate per altri, o rapite e torturate nonostante la loro completa estraneità nei confronti della mafia. E ancora storie di imprenditori che ebbero il coraggio di non piegarsi alla violenza mafiosa.
Storie di vita comune che dimostrano quanto le mafie non escludano nessuno dal loro tiro, di famiglie distrutte dal dolore che hanno dovuto rivedere la loro esistenza alla luce di eventi fino ad allora inimmaginabili; drammi dettati dalla vergogna di vedere i propri cari additati come mafiosi o tragedie nelle tragedie prodotte da un dolore soffocante che ha spinto i familiari al suicidio. Ma anche storie di coraggio, quelle di chi ha deciso di combattere per tenere vivo il ricordo dei propri cari.
Perché “Dietro ogni lapide” ci sono storie di vita e non di morte.
L’autore: Alessandro Chiolo insegna storia e filosofia presso il liceo scientifico “Ernesto Basile” di Palermo. dove svolge anche ruolo di funzione strumentale, occupandosi di legalità e di rapporti con il territorio. Dal 2005 collabora con l’associazione “Quarto Savona 15” per la sensibilizzazione dei giovani verso le tematiche della legalità e della cittadinanza attiva; nel 2015 ha pubblicato il suo primo libro dal titolo Nome in codice: Quarto Savona 15. Km 100287 e oltre (Qanat 2015), sulla squadra di scorta cui era affidata la tutela del giudice Falcone. In “Squadra mobile Palermo. L’avamposto degli uomini perduti” (Navarra Editore, 2018) Chiolo ha ricostruito la vicenda della squadra mobile dalla morte di Boris Giuliano al maxiprocesso, grazie alla testimonianza unica di Francesco Accordino, capo della squadra omicidi e unico sopravvissuto.