Descrizione
- A PASSI RAPIDI | Sergio Cataldi
- Navarra Editore
- Categoria: Narrativa
- Anno: 2010
- Pagine: 144
- ISBN: 978-88-95756-28-8
Quella del protagonista è un’esperienza notturna e surreale, fatta di percorsi a piedi, echi del passato e incontri casuali che, in un susseguirsi di eventi senza pause, diverranno gli artefici del suo riscatto emotivo. Un protagonista senza nome, in balia dei propri istinti nichilisti, che sembra sapersi rapportare soltanto con se stesso e con le proprie considerazioni su ciò che gli accade intorno, propone tra le righe una visione del reale filtrata e trasfigurata dai sensi.
A passi rapidi è il primo romanzo di Sergio Cataldi, un romanzo d’esordio che colpisce al primo impatto: la varietà del layout conquista subito il lettore e restituisce la ricchezza di un testo costituito da parti narrate su righe stringate e d’immediata evocazione; brani semi-poetici che fungono da indispensabili flashback; intermezzi musicali in strofe, strettamente collegati al narrato, preziosi valori aggiunti a una storia costantemente accompagnata da elettronica e new wave anni ’80.
Il libro è impreziosito dal tratto suggestivo dell’illustratore Mauro Maraschi, che ne ha firmato la copertina, confermando il suo talento nel racchiudere in pochi tratti l’anima delle storie narrate.
Sergio Cataldi è nato a Palermo nel 1976. Si è laureato in Scienze dell’Educazione come insegnante di storia e filosofia. Si interessa di narrativa, arte, cinema, fotografia, ma soprattutto di musica, una passione che lo accompagna sin da bambino.
Dal 1998 a oggi si è affermato come uno dei più stimati deejay della scena underground della propria città.
La sua musicofilia trova la giusta espressione tra le pagine di A passi rapidi, il suo romanzo d’esordio, dove elettronica, brani manifesto della new wave inglese dei primi anni Ottanta, e le melodie cupe dei Joy Division fanno da colonna sonora onnipresente alle esperienze surreali del protagonista.
Con Navarra Editore ha già pubblicato il racconto Amnésie blanche all’interno della raccolta Pazzità (2008), in cui aveva già proposto uno stile diretto, evocativo e al tempo stesso virtuoso.