Descrizione
- ZIZZANìA | Marco Boccia
- Navarra Editore
- Collana: Narrativa
- ISBN: 978-88-32055-99-3
- 328 pagine
- Novembre 2023
Zizzania è una parola molesta, se poi nel significante s’inerpica l’accento sbagliato deraglia. Ribalta convinzioni, e attese, un po' come il caso si appoggia sulla vita delle persone e le stordisce, come la sorte fa con i suoi movimenti imponderabili. Stordìa a Mare deve eleggere il sindaco e la ridda per scegliere i candidati è già avviata. La decisione ultima spetta, però, a Don Gaetano Sacramento, il vecchio boss che
dal carcere guida la comunità e parrebbe tessere le sorti di tutti. Non è più tempo di pizzini, Don Sacramento esercita la sua influenza con metodi all’avanguardia, ma l’interpretazione delle sue volontà e dei suoi accenti dà inizio a una vorticosa sequela di evenienze fuori da ogni controllo che investono il giovane Manfredi, del tutto estraneo alle vicende elettorali e in balìa di un ubi consistam sconosciuto. Nel surreale sviluppo della storia s’incunea inaspettata la sorte: l’accento messo al posto sbagliato che sovverte ogni ordine. Il rimando al passato che è insieme memoria e presente sembra smagliare la storia, ma la rammaglia e la infittisce di più, l’annoda e la riannoda finché lo zampino beffardo del caso interrompe l’ordinaria predicibilità delle cose.
Ironica, dissacrante e pungente, la scrittura colta e sagace ci consegna una raffigurazione sferzante della mafia spregevole e volgare seppur in un romanzo che trattiene e intrattiene non smettendo mai di divertirci; la trama ricca e fitta di intrecci, di inattesi e irresistibili colpi di scena si fa teatro che è insieme tragedia e commedia e ci dona un compendio di singolari figuri: maschere portatrici di bieca ambizione, miseria intellettuale, primitiva prepotenza e atavica ignoranza.
L'autore:
Marco Boccia 48 anni è nato a Catania; migrante già all’età di 15 giorni è, dunque, romano di adozione.
Laureato in filosofia, passione di una vita, (peccato una sola), è scrittore e drammaturgo. Ha pubblicato “100 pizzini di Bernardo P. prima di andare a letto” (Baldini & Castoldi Dalai editore 2007) e la commedia “Pane e golpe. La lunga notte del 7 dicembre 1970” (Aracne editrice 2010) messa in scena al Teatro Belli di Roma. Sempre per il teatro, ha scritto commedie dal tema storico-politico su alcuni momenti cruciali degli anni Settanta: il golpe Borghese, la morte di Papa Luciani, il caso Moro, la prima trasmissione a colori in tv; altre pièce, invece, si interrogano sulla relazione tra uomo e macchina e sulla diade umanesimo-intelligenza artificiale.