MARINEIDE I+SdT | Ioan Viborg

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Descrizione

 

  • MARINEIDE I+SdT | Ioan Viborg
  • Navarra Editore
  • Categoria: Narrativa
  • Anno: 2011
  • Pagine: 120
  • ISBN: 978-88-95756-52-3
  • Formato: 13x21

 

Seguendo il segno della migliore tradizione giallistica, il terzo capitolo di Marineide ripropone il dualismo antagonistico che tanti esempi ha nel passato, e non solo nella letteratura di genere: Sherlock Holmes e il dottor Moriarty; Fantômas e l'ispettore Juve; Diabolik e l'ispettore Ginko; Lupin III e l'ispettore Zenigata; La pantera rosa e l'ispettore Clouseau…

 

Un nuovo caso per l'ispettore Marineo e la sua malandata compagnia, che ritornano all’ombra della Rocca dopo il successo dei volumi dei precedenti. La scomparsa di un ricercatore universitario porterà il nostro eroe a Palermo, tra la facoltà di Chimica e quella di Economia e Commercio. Tra misteriose formule chimiche e password introvabili, Marineo s’immette su una pista in cui s’incrociano il nepotismo universitario e gli interessi economici di grandi compagnie petrolifere. È in questa occasione che il nostro ispettore incontrerà per la prima volta un misterioso e sfuggente individuo. Costui è l'ultimo dei personaggi chiave delle storie di Ioan Viborg, e ne diverrà un interprete stabile. Sarà, per Marineo, un nemico di tutto rispetto, una vera e propria nemesi, un criminale senza scrupoli e dalle mille risorse che gli darà non poco filo da torcere.

Marineide I+SdT si presenta come il primo film di carta della storia editoriale, con tanto di primo e secondo tempo…e di pubblicità. La serie Marineide è caratterizzata da uno stile asciutto, una sferzante ironia, veloci dialoghi, battute al fulmicotone e personaggi che sembrano riesumati dai Canterbury Tales.

 

 Ioan Viborg. Scrittore danese d’origine siciliana, si trasferisce in Sicilia ma passa ben presto dalle strade della città alle stanze dell’Ucciardone, a causa della sua brama d’impadronirsi non solo della lingua siciliana ma di tutto ciò che trova in giro. In carcere inizia a dedicarsi alla scrittura; dopo alcuni mesi viene estradato nella prigione di Grankrasth, in Danimarca, da dove riesce a inviare i manoscritti all’editore Navarra, fino a quando non viene destinato a lavori socialmente utili: la redenzione delle prostitute presenti nel braccio femminile. Sarà l’intervento del presidente del Consiglio del nostro Paese a riportarlo in cella d’isolamento, reputando l’antica pratica del meretricio come attività socialmente utile e criticando l’operato del governo danese. Ioan si è così potuto dedicare al manoscritto di 1+SdT, giunto a noi grazie a una delle donne da lui redenta, tale Tanya Boot, fra una tappa e l’altra del viaggio di pellegrinaggio al siculo paese natio del suo salvatore.

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