Descrizione
- LE PAROLE DI FELICIA Intervista alla madre di Peppino Impastato | di Gabriella Ebano - Prefazione di Franca Imbergamo
- Navarra Editore
- Collana: Fiori di campo
- Categoria: Intervista
- Anno: 2019
- Pagine: 40
- ISBN: 978-88-32055-17-7
- Formato: 12x16,5
Il decimo volume di Fiori di campo omaggia con parole e immagini Felicia Bartolotta Impastato, scomparsa nel 2004 a 88 anni dopo una vita spesa a chiedere giustizia e verità per l’omicidio del figlio Peppino.
"Le parole di Felicia" è un omaggio alla mamma coraggio di Peppino Impastato: Felicia Bartolotta Impastato ha dedicato la sua intera esistenza ad onorare la memoria del figlio e ha fatto della sua casa un luogo di incontro e passione civile. È stato grazie alla attività sua e di Giovanni Impastato, fratello di Peppino, e dei compagni di militanza che venne riconosciuta, seppur ben ventiquattro anni dopo la morte di Peppino, la matrice mafiosa dell'omicidio e condannato all’ergastolo Tano Badalamenti.
L’autrice, nota fotografa sociale, ha frequentato assiduamente Felicia negli ultimi anni della sua vita e le rende omaggio con una toccante intervista e una galleria di scatti in bianco e nero, tra cui alcuni inediti, che ritraggono Felicia nella sua casa di Cinisi, oggi “Casa memoria Peppino e Felicia Impastato”.
Il testo è il decimo volume di Fiori di Campo, collana diretta da Salvo Vitale, che deve il suo nome al titolo di una delle poesie di Peppino Impastato, pubblicate nel primo volume, Amore non ne avremo, e che è nata per raccogliere le voci e tracciare i profili di tutti quegli uomini, più o meno noti, che si sono battuti per la legalità, la lotta alla mafia e l’uguaglianza.
L'autrice: Gabriella Ebano, nata a Roma il 5 agosto 1954, laureata in Lettere, si dedica alla fotografia dalla fine degli anni Ottanta. Svolge attività di ritrattista e di fotografa di scena per il Teatro Donizetti di Bergamo. Partecipa a corsi e seminari tenuti da Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna e Giuseppe Leone. Dirige la galleria fotografica “Il filo di Arianna” di Bergamo. Dal 1997 si trasferisce in Sicilia, terra natale del padre, prediligendo in particolare la fotografia sociale ed etnografica. Collabora con agenzie italiane e straniere. Ha tenuto numerose mostre personali e collettive, insegna fotografia presso scuole pubbliche e istituzioni private. Conduce progetti sulla legalità e laboratori di scrittura creativa nelle scuole. Collabora con il CRESM (Centro di Ricerche Economiche e Sociali per il Meridione) di Gibellina (TP). Con Navarra Editore ha già pubblicato Le mie signore di Sumpetar (2015) e Insieme a Felicia (2016).